Veneto: affossata la legge ammazza fringuelli. Esultano le associazioni di tutela degli animali.

Riceviamo dalla Lac (Lega Abolizione Caccia) di Treviso e  pubblichiamo

 

Nell’anno dedicato alla biodiversità non poteva esserci miglior notizia di quella dell’affossamento del progetto di legge che avrebbe consentito ai cacciatori veneti di sparare ad uccelli protetti utili all’agricoltura quali Fringuello, Peppola, Pispola, Prispolone, Storno e Frosone.

Ieri sera il Consiglio Regionale del Veneto ha chiuso con un nulla di fatto la quarta giornata dedicata al progetto di legge sul caccia in deroga, fortemente voluto dal Governatore Zaia e dai gruppi di Lega, Pdl ed Udc e altrettanto fortemente osteggiata da Italia dei Valori, Federazione della Sinistra e PD che avevano presentato rispettivamente 1500, 1000 e 5 emendamenti.

La legge pertanto è stata affossata perché a settembre, alla ripresa dei lavori del Consiglio, non ci saranno più i tempi tecnici per approvarla in tempo utile per l’inizio della stagione di caccia.

Lo scorso 20 luglio LAC, LAV, ENPA, Legambiente, LIPU e WWF sulla questione avevano notificato ai consiglieri regionali una diffida al voto sostenendo fortemente l’illegittimità dell’atto, diffida che in qualche modo ha raggiunto l’obiettivo.

Ora la giunta Zaia probabilmente tenterà di approvare una delibera per  consentire, in spregio alle norme nazionali e comunitarie, la caccia ai piccoli uccelli migratori protetti; se ciò accadrà arriveranno subito i nostri ricorsi al TAR del Veneto che, dopo la condanna dell’Italia per la caccia in deroga della Corte di Giustizia europea del 15 luglio scorso, molto probabilmente ne decreterà l’annullamento.

“Quella di ieri è una giornata storica – hanno dichiarato Andrea Zanoni e Massimo Vitturi responsabili locali di LAC e LAV – dopo anni di nuove leggine sulle deroghe approvate prima delle vacanze, ieri abbiamo assistito al funerale del progetto di legge targato Zaia. E’ una vittoria dovuta soprattutto alla manovra emendativa dei consiglieri di Italia dei Valori e Federazione della sinistra che fino all’ultimo si sono battuti per affossare la legge. E’ una sconfitta della lobby venatoria inspiegabilmente e vergognosamente sovrarappresentata nei banchi del Consiglio Regionale del Veneto. Quel che conta è che sono salvi milioni di piccoli uccelli migratori protetti in tutta Europa”.

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